Un’arte tattile, emozionale, figurativa e astratta, combinazione sapiente di pitture e tessuti. I personaggi, le figure, gli oggetti, svelati e nascoste, sono a limite tra realtà e fantasia.
L’artista sistema i piani dei quadri in modo che sembrino scivolare l’uno sull’altro raccogliendo diverse dimensioni della realtà. Gli scenari si muovono come bassorilievi. Cambiano direzioni oltrepassano il fondo pittorico del quadro diventando opere in divenire, possibili alla composizione e alla separazione.
Quadri come tessiture. Rivestono, confezionano, raccolgono un soggetto o un oggetto reale e lo trasferiscono in un ambito virtuale, lo spazio, il piano, dando una nuova immagine composta o scomposta. Possono essere immagini realistiche e inventate, magiche visioni del mondo e del quotidiano, rese con ironia e senso del sarcasmo.
Il dipinto “Uomo fallato” dove la figura di un uomo, raccolta in abbigliamento grigio è raffigurata senza testa: ridotta all’errore e/o al suo fallo? E “Protezioni… in semplicità simulata”.
Oggetti che rappresentano protezioni che evocano sicurezza come un ombrello, delle sedie, un tavolo, un uovo, un cappello, casa, cibo, quotidianità, vengono raccolti e posti in uno stato di apparente sospensione. Si possono vedere le tele e pensare ad immagini che escono dalle cornici perdendo staticità e da pieghe, suture, colori, trame, intrecci, decorazione, diventare metafore di vita.
Tullio Pacifici,
22 dicembre 2007